Introduzione
Per decenni l’esafluoruro di zolfo (SF₆) è stato il gas isolante di riferimento negli interruttori e nelle
apparecchiature di media tensione. Le sue eccellenti proprietà dielettriche e di estinzione dell’arco
lo hanno reso insostituibile in numerose applicazioni industriali ed energetiche.
Tuttavia, l’SF₆ è anche un gas serra potentissimo, con un GWP (Global Warming Potential) circa
25.200 volte superiore alla CO₂ e una permanenza in atmosfera di migliaia di anni.
Per queste ragioni, l’Unione Europea ha approvato una nuova normativa che segna l’inizio della
sua graduale eliminazione.
La nuova normativa europea (Regolamento F-gas 2023/2024)
Con l’aggiornamento del Regolamento (UE) 517/2014 sugli F-gas, l’UE ha introdotto limiti più
stringenti all’uso dell’SF₆. In particolare:
- Stop progressivo alla messa in commercio di nuove apparecchiature con SF₆, a partire dai
prossimi anni (date diverse in funzione della tensione e applicazione). - Obiettivo phase-out quasi totale entro il 2035, con alcune deroghe per settori critici.
- Maggiori obblighi di monitoraggio, recupero e smaltimento per le apparecchiature
esistenti.
Per gli interruttori MT (tipicamente 1–52 kV), ciò significa che i nuovi impianti dovranno utilizzare
soluzioni alternative prive di SF₆.
Cosa cambia per gli interruttori MT
Gli operatori del settore elettrico dovranno affrontare tre grandi sfide:
- Nuove installazioni: a breve non sarà più possibile ordinare interruttori MT con SF₆.
- Gestione dell’esistente: gli impianti già installati potranno funzionare, ma con regole più
severe su manutenzione e fine vita. - Scelta delle alternative: produttori e utilizzatori dovranno orientarsi verso nuove
tecnologie disponibili sul mercato.
Le alternative all’SF₆
La ricerca si è concentrata su diverse soluzioni, oggi già commercializzate dai principali costruttori
(Siemens, Schneider, ABB, Eaton, ecc.):
- Vuoto + aria isolante: interruttore in vuoto per l’estinzione dell’arco e isolamento ad aria.
Tecnologia consolidata, senza gas climalteranti. - Gas alternativi (mischie eco-friendly): miscele di gas a base di CO₂, O₂ e fluorochettoni (es.
3M Novec 4710 e 5110), con GWP vicino allo zero. - Aria compressa o soluzioni ibride: usate in applicazioni specifiche, meno diffuse.
Impatto per le utility e gli impiantisti
- Investimenti: gli operatori dovranno pianificare la sostituzione progressiva delle
apparecchiature con SF₆. - Formazione: tecnici e installatori dovranno aggiornare competenze su manutenzione e
gestione delle nuove soluzioni. - Sostenibilità: la transizione verso interruttori “green” si inserisce nel percorso europeo di
decarbonizzazione e riduzione dei gas serra.
Conclusione
La normativa sull’SF₆ rappresenta un cambio epocale per il settore della media tensione.
Se da un lato richiede investimenti e un cambio di mentalità, dall’altro apre la strada a tecnologie
più sicure e sostenibili, che riducono l’impatto ambientale senza compromettere affidabilità e
prestazioni.
Gli operatori che si muoveranno per tempo potranno cogliere un vantaggio competitivo, offrendo
ai clienti soluzioni già conformi alle nuove regole.

